Il 9 agosto 2019 è entrata in vigore la Legge 19 luglio 2019 n.69, meglio nota come Codice Rosso, che ha introdotto importanti modifiche e disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. Grazie alle novità introdotte, lo svolgimento delle indagini sarà più rapido (la vittima dovrà essere sentita entro massimo tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato) e le pene più severe. Sono state inoltre introdotte nuove fattispecie di reato, di seguito brevemente riassunte le principali.
- Revenge Porn: viene introdotto il reato di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, oggi più che mai urgente alla luce degli episodi di cronaca e dell’uso e abuso spasmodico della tecnologia tra i giovani. Il reato riguarda chiunque che, dopo aver realizzato o sottratto immagini e video a contenuto sessualmente esplicito destinati a rimanere privati, li diffonda senza il consenso delle persone rappresentate, con la volontà di causare loro un danno;
- Deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (art. 583-quinquies c.p.): chiunque cagiona ad alcuno lesione personale dalla quale derivano la deformazione o lo sfregio permanente del viso è punito con la reclusione da otto a quattordici anni;
- Costrizione o induzione al matrimonio: viene introdotto il nuovo delitto di costrizione o induzione al matrimonio per chi con violenza, minaccia o approfittando delle condizioni di vulnerabilità o inferiorità psichica o necessità di una persona, la induca a contrarre matrimonio o unione civile. Tale disposizione si attua anche nei casi in cui il fatto sia commesso da uno straniero residente in Italia ai danni di un cittadino italiano o di straniero residente in Italia, o se il fatto è commesso da un italiano all’estero.
Viene inoltre modificato l’articolo 13-bis della legge n.354 del 2016 in materia di trattamento psicologico per i condannati per i reati sessuali, prevedendo la possibilità di sottoporsi ad un trattamento psicologico con finalità di recupero e sostegno anche per i condannati per i reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi, di stalking e di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti.